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Archive for the ‘Esteri’ Category

IL PREMIER INDAGATO – Ci risiamo, la solita magistratura schierata ha rinviato a giudizio il premier per un presunto caso di appropriazione indebita a causa di rimborsi gonfiati per alcuni viaggi aerei al fine di sfruttare il surplus per gli spostamenti di familiari e amici.

Niente panico, non siamo in Italia, bensì in Israele ed il primo ministro non si chiama Silvio Berlusconi ma Ehud Olmert; ed infatti, a differenza che dalle nostre parti, il premier, nonostante essersi dichiarato estraneo alla vicenda, si era già dimesso mesi fa, non appena saputo di essere indagato, pur rimanendo in carica fino alle elezioni di Febbraio.

LA TUTELA dell’ IMMAGINE – Tuttavia Ieri il suo partito, Kadima, alla notizia dell’ incriminazione, ha chiesto che Olmert lasci subito l’incarico, come ha dichiarato la futura candidata del partito e attuale ministro, Tzipi Livni:

Il primo ministro deve dimettersi, non c’e’ altra scelta…..Israele non puo’ tollerare una situazione in cui lui possa restare primo ministro dopo un’incriminazione

E’ importante sottolineare che, qualora fossero dimostrate le accuse, Olmert non ha fatto altro che addebitare i viaggi dei consanguinei allo stato israeliano gonfiando i propri rimborsi spesa, insomma una piccola “marachella”, che è però bastata a compromettere l’immagine di un partito intero che ora cerca di rimediare isolando l’autore. Possiamo comunque stare tranquilli, in Italia non è così semplice screditare un politico, per fortuna, se dovesse accadere avremmo le aule parlamentari vuote, magari con la fumettistica balla di sterpaglie trascinata dal vento.

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Ci sono nazioni in cui il conflitto di interessi in politica  crea degli “imbarazzi” verso l’elettorato. E’ il caso degli Stati Uniti d’America dove il neopresidente Obama ha proposto a Hillary Clinton il posto di segretario di stato, non senza però prima vagliare attentamente la sua posizione e quella di suo marito Bill, per scongiurare eventuali conflitti d’interessi.

…..The decision followed days of intense vetting and negotiations intended to clear any potential obstacles to her taking the job due to her husband’s global business and philanthropic activities. Lawyers for Mr. Obama and former President Bill Clinton combed through his finances and drew up a set of guidelines for his future activities intended to avoid any appearances of conflict of interest should she take the job.

E non é finita qui: Obama ha anche preteso che il marito Clinton accetti  delle restrizioni al suo ruolo all’interno della fondazione internazionale cui è a capo e che comunichi, in barba a qualunque privacy, tutti i nomi dei 208.000 donatori della fondazione

.…People close to the vetting said Mr. Clinton turned over the names of 208,000 donors to his foundation and library and agreed to all of the conditions requested by Mr. Obama’s transition team, including restrictions on his future paid speeches and role at his international foundation.

Vi immaginate se la stessa richiesta fosse fatta a Berlusconi o a molti altri (per non dire tutti) parlamentari nostrani cosa succederebbe? probabilmente si griderebbe al bolscevismo o si direbbe che il conflitto di interessi è un problema superato e che gli Italiani oggi  hanno ben altro a cui pensare. Pensino, pensino pure e intanto l’italia continua a reggersi su di uno scambio di favori tra gli amici degli amici, con buona pace di tutti gli altri.

Fonte: New York Times


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