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Posts Tagged ‘questione morale’

POLITICI allo SBARAGLIO – Tiene banco nel dialogo politico la così detta “questione morale”, non certo per porvi un rimedio, s’intende, quanto per coglierla a pretesto per infangare un po’  l’avversario. In queste occasioni i politici, sicuri che  nessun telegiornale li smentirà mai, si lanciano in prodezze dialettiche di ogni tipo per portare acqua al proprio mulino. Tra questi si distingue sicuramente l’ On Gianfranco Rotondi (DCA) che, riferendosi al PD dichiara:

«manovra oscura che punta a fargli fare la fine della Dc…..sulla moralità pubblica di Berlusconi nessuno può parlare perché è l’unico politico italiano che non ha avuto a che fare con tangenti e commercio clientelare. Una delle ragioni per cui gli italiani lo votano e lo amano è esattamente questa».

SARA’ POI COSI’? – Probabilmente l’ On. Rotondi ha passato all’estero gli ultimi venti anni e quindi non può sapere che Berlusconi è stato giudicato colpevole di corruzione (anche se poi prescritto) nel processo Mondadori e nel processo All Iberian 1 per finanziamento illecito al PSI (per le quali fu condannato anche  Craxi). Per ciò che riguarda il clientelarismo bastarebbe che guardasse in parlamento, non si contano più gli esponenti del PdL eletti per scambi di favori (ricordate Ciarrapico che venne “arruolato” perchè possedeva giornali?) o nella RAI quando Berlusconi telefonava a Saccà per raccomadare le attrici.

QUESTIONE di PRESENTABILITA’ – Ma non finisce qui, l’ex delfino radicale Capezzone, oggi portavoce azzurro, ci mette del suo e rilascia questa dichiarazione:

mentre si sta aprendo una vera e propria Tangentopoli di sinistra il PD dovrebbe chiedere scusa a Bettino Craxi; chi ha sottoposto il leader socialista (sia in vita che post mortem) ad un vero e proprio linciaggio morale non aveva alcun titolo per dare lezioni di etica a nessuno, Se la sinistra preferisce Di Pietro alla memoria di Craxi, si rende impresentabile nella sua candidatura al governo del Paese”

Interessante notare come per Capezzone difendere la memoria di un uomo morto latitante (così si definisce chi scappa per sottrarsi alla legge) sarebbe un valido biglietto da visita per “candidarsi a governare il paese”. Che la sinistra non sia meglio  degli altri suoi colleghi è cosa nota ma da qui a chiedere scusa a Craxi ne corre. Non si capisce come lo screditare moralmente una fazione possa riabilitare una persona che è stata l’emblema del sistema tangentizio che regnava in Italia, che per sua stessa ammissione era consapevole del modus operandi dei partiti e che fu riconosciuto colpevole di corruzione oltre che di finanziamento illecito. Quanti altri paesi conosce Capezzone che abbiano avuto “l’onore” di avere un capo di governo che  sia andato in parlamento a dire che tutti i partiti, nessuno escluso, prendevano tangenti, come se poi questa fosse una giustificazione.

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