Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘politici’

AL LETTORE – L’ anno è quasi finito, è tempo di tirare le somme e anch’io, nel mio piccolo, ho voluto creare una pagella dei 5 pricipali esponenti dei vari partiti presenti in Parlamento, che però non pretende di essere una seria analisi politica, ma al contrario un personale, ironico ed arbitrario commento alle capacità governative, politiche ed umane dei nostri politici. Se non siete d’accordo o volete aggiungere qualcosa potete stilare una vostra personale classifica e proporla a tutti. I voti sono in decimi.

cornaBERLUSCONI : A fine dell’anno scorso lo davano per politicamente morto, Fini diceva di “sentirsi le mani libere sulla giustizia”. Poi inaspettatamente riesce ad instaurare un dialogo sulle riforme con Veltroni, che abbandona prontamente una volta caduto il governo Prodi. Riesce a farsi eleggere ed in due mesi risolve (a modo suo) le crisi Alitalia e rifiuti, approva un paio di leggi per sè e per i suoi amici,evita, in modo molto cinico, la questione morale, scivola solo sulla riforma della scuola (che infatti non viene più molto pubblicizzata). pertanto: 9 per le doti di comunicatore, -6 per la capacità di governo, più 2 per l’ “abbronzato” ad Obama ed il “cucù” alla Merkel e -3 per gli stessi motivi  ed infine 2 per l’incredibile capacità di cadere sempre in piedi. Totale 4

veltroniVELTRONI : Anno difficile il suo: prima si fa prendere per il naso da Berlusconi, illudendosi che questi avrebbe accettato un governo tecnico per le riforme anzichè il ricorso alle urne (ed infatti puntualmente ad Aprile si è andati a votare). E’ costretto a dire sempre tutto e il contrario di tutto per cercare di accontentare le varie anime del PD, ispira quasi compassione vederlo districarsi nella questione morale senza potervi porre rimedio, se non attaccando direttamente le maggiori figure del suo partito, come D’Alema. Quindi 7 per l’impegno ma -3 per la mancanza di carisma, che pure sarebbe necessaria per il cambiamento radicale di cui necessita il partito, -2 per l’ ingenuità nel credere sempre a Silvio, più 1 perchè in fondo lui è lì soltanto di facciata, solo perchè i compagni (D’Alema, Rutelli, Amato, Prodi) non erano più presentabili a candidarsi per il governo del paese.  totale 3

bossiBOSSI: intramontabile, il miglior politico (per capacità non per contenuti) che ci sia in Italia. Riesce a tenere insieme un partito, che di per sè non avrebbe molto senso di esistere,  solamente sui temi di federalismo ed immigrazione, evolutisi dagli originali: secessione e antimeridionalismo.  Moderno Don Chisciotte, è riuscito a convincere tutta la Mancia della necessità di combattere i mulini a vento. Rimane comunque l’unico capace di tenere le redini del Cavaliere, riuscendo a frenarlo nei suoi momenti di euforia (come quando in questi giorni auspicava una riforma presindenzialista). Per farla breve: 9 per la passione che ci mette, -6 per il razzismo, -2 per la coerenza verso la questione di tangentopoli (quelli che tirarono le monete a Craxi erano della Lega e MSI) e più 5 per essere capace di limitare l’ego di Berlusconi. Totale 6 ( più un 7 di incoraggiamento a Renzo: Andrà meglio l’anno prossimo)

dipietro-trattoreDI PIETRO: Uomo d’azione, politicamente scarso, se la cava sui principi anche se non sempre riesce ad esprimerli comprensibilmente. Si salva in corner sulla questione morale che ha investito il suo partito, anche se la dichiarazione: “se questo dovesse essere un fatto penalmente rilevante dovremmo mettere il recinto intorno a tutto il Paese” se la sarebbe potuta risparmiare, visto anche come ha sempre difeso la necessità di trasparenza nelle pubbliche amministrazioni. alla fine: 3 per la coerenza dopo la pubblicazione delle intercettazioni, -1 per la frase sopra citata, più 7 per il valore delle idee ed infine – 2,5 da parte dell’Accademia della Crusca. totale 6,5 con riserva in base ai provvedimenti che prenderà il partito per le questioni di questi giorni.

casinisigaroCASINI: Rimasto solo dopo il dietro-front di Fini, non riesce a trovare una collocazione tra gli schieramenti e si limita a chiedere moderazione e dialogo per le riforme, raramente prende posizioni nette, se non nelle questioni strettamente legate alla morale cattolica. Diverse le defezioni tra gli esponenti del suo partito, anche a livello locale, che hanno preferito trasferirsi verso il PdL. Pertanto: 7 per il tentativo di proporsi come forza di centro alternativa, – 3 perchè non ce n’era proprio bisogno, -1 per Cuffaro, -1 per la convivenza che pare poco coerente col valore di famiglia tanto promosso. Totale 2

Read Full Post »