L’ IDEA – 2000 euro agli immigrati che lasciano il paese, questa la proposta del comune di Spresiano nel trevigiano che offre a tutti gli extracomunitari rimasti disoccupati a causa della crisi un aiuto economico per andare a cercare lavoro in un’altra area. Detta così sembrerebbe quasi un atto caritatevole, ma lo spirito che ha mosso quest’iniziativa era piuttosto quello di risparmiare su eventuali aiuti economici che spetterebbero ad una famiglia indigente residente nel comune.
“Il Comune è in crisi e così risparmiamo su affitti agevolati e cure mediche, per noi è più conveniente che erogare contributi in loco“. assessore Manola Spolverato
PESO o RISORSA ? – Vorrei però ricordare all’assessore che gli immigrati sono il 6 % della popolazione italiana e contribuiscono per quasi quattro ( 4 ) miliardi di euro annui all’erario pubblico, e i loro euro valgono tanto quelli “padani” per cui dovrebbero avere pari trattamento; per quanto riguarda quelli che non pagano le tasse, di solito, è perchè lavorano in nero, ma in questo caso la colpa è del datore di lavoro che perlopiù è nostrano. Non lo dimentichino l’assessore e tutti i suoi elettori, che se non fosse per i giovani immigrati, che figliano come la migliore scuola littoria insegna, le loro pensioni sarebbero a rischio già nel breve periodo, quindi la prossima volta che si recano in posta, pensino un momento che alcuni degli euro che stanno percependo sono il frutto del sudore di un lavoratore immigrato e annusandoli scopriranno che, come dicevano i latini, ” pecunia non olet “.
Per approfondire: Presentazione Rapporto caritas 2008 sull’immigrazione
Il modo di risolvere problemi forti, come la problematica degli extracomunitari nel proprio territorio, offrendo 2000 € per andarsene nel comune vicino o per tornarsene in patria mi sembra una cavolata.
Non appena si spargerà la notizia tutti si recheranno presso il comune di Spresiano per ritirare la somma in denaro. Credo sortirà lo stesso effetto della legge Martelli che garantiva 25.000 Lire al giorno a chi sbarcava sulle nostre coste, e facevano la fila per arrivare qui da noi in puglia percepivano l’assegno della legge Martelli, acquistavano TV e radio e con la merce acquistata venivano a spese dello stato rimandati in patria, da dove con altre generalità false rientravano sul territorio italiano per acquistare a nostre spese altro materiale.